ORGANIGRAMMA

Il Movimento ha il fine di dare vita ad una società autenticamente democratica con una classe dirigente competente, onesta e motivata, liberata dalle contraddizioni, dal compromesso, dalla corruzione, dall’incompetenza, dalla collusione, dalla mancanza di meritocrazia, dalle coercizioni, dal nepotismo e dal clientelismo.

Una classe dirigente che deve conoscere, seguire ed applicare regole certe, semplici ed a tutti comprensibili, a garanzia dei diritti di tutti i Cittadini.

Una classe dirigente che se opera bene deve essere incentivata, ma se sbaglia deve pagare in tempi certi e senza mai la possibilità di addossare ad altri le responsabilità che attengono la gestione del potere che esercita.

Ciò deve avvenire a tutti i livelli ed in tutti i settori dello Stato: nella pubblica amministrazione, nel sistema giudiziario, nella pubblica sicurezza, nel settore militare, ecc.

Pertanto, la meritocrazia, intesa sia come impegno che come capacità personali, deve essere alla base di ogni nomina dirigenziale.

Affinché ciò si realizzi la classe dirigente deve essere nominata tra candidati che abbiano i requisiti richiesti, sottoposti periodicamente a rinnovato vaglio elettorale dei Cittadini specificamente interessati, per un periodo di tempo non superiore a quattro anni.

Questo meccanismo servirà a rinnovare la classe dirigente facendo in modo che siano i Cittadini a confermarla o a cambiarla esclusivamente su base meritocratica, se opera con correttezza, capacità, onestà, efficienza ed efficacia.

E’, ovvio, che, attese queste premesse, gli incarichi dirigenziali all’interno del M.C.I. saranno assegnati in base alle competenze, all’esperienza e ad un programma di come realizzare le attività collegate all’incarico da ricoprire.

Pertanto, tutti coloro che lo ritengono, sono invitati a candidarsi per ottenere un incarico di coordinamento, inviando un proprio Programma su come intendono svolgerlo. In base alle competenze, all’esperienza ed al programma saranno assegnati gli incarichi.

Gli aspiranti agli incarichi di coordinamento devono aderire al M.C.I. in qualità di “Militanti”.

Al prossimo incontro, saranno preparate le schede dei singoli candidati, con l’incarico di coordinamento richiesto da ognuno. I partecipanti voteranno a maggioranza se assegnarlo o meno.

Riteniamo che un tale meccanismo garantisca merito, capacità, programmazione e democrazia. Oltretutto, una nomina condivisa e avallata dall’assemblea darà più forza a colui che la ricopre e non sarà una sterile nomina calata dall’alto.